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ControVerso

Raccolte di poesie, illustrate e non. Poesia di impegno civile, poesia che serve.

ROCKETS, di Paul Polansky.

Gaza, luglio 2014. L’uccisione di tre ragazzi israeliani scatena nuovamente il conflitto tra Israele e Palestina. A farne le spese è il popolo della striscia di Gaza, soprattutto i bambini: ne restano uccisi 500, oltre 2000 le vittime totali, 100.000 le persone che restano senza una casa. Paul Polansky, Premio 2004 della Città di Weimar per i diritti umani su candidatura di Günter Grass, decide di pubblicare una raccolta di poesie nelle quali prende le distanze dall’uso indiscriminato e cieco della forza.

Paul Polansky è scomparso da poco. Lascia un grande vuoto, riempito dal ricordo della sua bella persona e di ciò che ci ha lasciato.

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Spade di carta, di Carla Serra

La raccolta Spade di carta costituisce l'estrema selezione e sintesi di un percorso che copre circa 20 anni, dall’attacco all’Afghanistan sino ai giorni nostri e si focalizza su due temi: le guerre e le migrazioni. L’autrice di questa raccolta poetica che riporta in vita la collana, Carla Serra, è nata a Cagliari e vive vicino a Roma, dove ha insegnato letteratura e storia al liceo. 

Ore venti e trenta, di Paola Musa

La periferia di una metropoli ritratta nella sua "nudità" con l'occhio impietoso di una telecamera, narrata in versi nelle epifanie dei suoi abitanti: fiorai, casalinghe, insegnanti, badanti, catechisti, migranti, drogati, e anche assassini. "Ore venti e trenta" è un "TG della sera" di cruda realtà, che offre uno squarcio di verità su una civiltà che, ossessionata dai segni della propria grandezza, troppo spesso tace sulla scultura vivente e dolorante che la popola. La poesia di Paola Musa è fatta di "guizzi improvvisi contenenti schegge di autenticità", come ha scritto una volta di lei Elisabetta Sgarbi. Una lingua affilata, lacerante, impudica, imbarazzante nel suo lirico realismo.

Imàgenes Trasmundo, di Benny Nonasky

Un'opera di richiamo e di denuncia, "censurata" da molti editori prima di essere scelta da Albeggi Edizioni proprio per la sua voce limpida, coraggiosa, vera. Benny Nonasky affronta temi che altri hanno paura di affrontare: la guerra e le sue oscenità, il potere e le sue complicità, il destino degli ultimi, la lotta per la libertà. Da Kabul alla Cecenia, da Haiti al Darfur, a Fukushima; dalla rivoluzione in Egitto, alla resistenza del popolo iraniano; dalla prepotenza cinese a Putin e a Berlusconi. Oltre ad alcune schegge di storia, il Muro, l'11 Settembre. E infine una bellissima "ballata" ecologista, dedicata a Michelle Obama. La poesia di Nonasky e' dura, incide la superficie e rivela le piu' orrende verità, te le presenta per cio' che sono, nella loro spietata realtà, senza filtri, senza rete di protezione, senza compromessi. La poesia che serve.

Articolo 1. Una Repubblica AFfondata sul Lavoro

Lavoro e poesia si intrecciano, in questa raccolta, la seconda antologia poetica della Rome’s Revolutionary Poets Brigade, un collettivo di poeti convinti che la funzione primaria della poesia sia quella sociale e che essa non vada divulgata nei salotti ma nelle strade. La Brigade romana trae ispirazione dall’esempio poetico di Jack Hirschman, poeta contemporaneo statunitense tra i più importanti ed impegnati, fondatore della Revolutionary Poets Brigade di San Francisco. La prefazione del volume è di Agneta Falk, poetessa e artista anglo-¬svedese, moglie di Jack Hirschman, da sempre impegnata sul tema dei diritti umani. Le poesie sono di: Alessandra Bava, Olga Campofreda, Marco Cinque, Massimiliano Damaggio, Ludovica Lanini, Marco Lupo, Edoardo Olmi, John Claude Smith, Angelo Zabaglio e Andrea Coffami.

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